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giovedì 22 ottobre 2009

PROTOCOLLO DI GESTIONE DEL CATETERE VESCICALE

Per cateterismo vescicale si intende l’introduzione di un catetere (che può essere di diversi tipi a secondo del materiale, della permanenza, forma e dimensioni) in vescica indicato a diversi scopi:
Evacuativo: Ritenzione urinaria
Decompressione della vescica prima di intervento chirurgico o esame
Incontinenza urinaria
Diagnostico: Raccolta di campione di urine per esame
Monitoraggio della diuresi
Verifica della causa di un’anuria
Determinazione del ristagno post-minzionale
Terapeutico: Introduzione di sostanze farmacologiche
Irritazioni vescicali.
In base al tempo di permanenza si distingue cateterismo estemporaneo o intermittente e a permanenza. Il primo viene eseguito per ottenere prelievi sterili di urina, effettuare instillazioni vescicali o drenare l’urina in presenza di globo vescicale; il catetere in seguito viene rimosso. Nel secondo il catetere viene posizionato e lasciato in sede per più tempo.
Il cateterismo vescicale è una manovra di competenza infermieristica, dietro prescrizione medica. E’ infatti considerata tra le tecniche che vengono insegnate al primo anno di corso del D.U. per infermieri; non viene fatta distinzione fra cateterismo maschile e cateterismo femminile, e tra cateterizzazione con cateteri molli (lattice) o semirigidi (silicone).
Il “Mansionario dell’Infermiere” (D.P.R. n. 225 del 14/3/74), all’Art. 2, punto 12, limitava la competenza infermieristica a:
m) cateterismo femminile,
n) cateterismo nell’uomo con cateteri molli;
la Legge 42 del 26/2/99, ha abrogato tale Decreto.
Attualmente la normativa che regola la professione infermieristica fa riferimento al Profilo professionale dell’infermiere (Legge n. 739 del 14/9/94) e al Codice Deontologico nel testo approvato dal Comitato Centrale (febbraio 1999). Quest’ultimo, nel caso si ritenga di non essere all’altezza di eseguire la tecnica permette di astenersi dalla manovra (2.6: ...l’infermiere si impegna a non nuocere, ... e 3.3: l’infermiere riconosce i limiti delle proprie conoscenze e competenze e declina la responsabilità quando ritenga di non poter agire con sicurezza. ....).

PROCEDURA PER IL CORRETTO INSERIMENTO DI UN CATETERE VESCICALE A PERMANENZA
SCOPO
-Monitorare la diuresi
-Prevenzione delle lesioni in caso di incontinenza urinaria (solo dopo attenta valutazione del rischio/beneficio).
-Svuotare la vescica nei soggetti con ritenzione urinaria
-Uniformare la prestazione
- Prevenire le infezioni,attraverso la codifica dei singoli passaggi che compongono l’intero processo.
-Garantire la registrazione nella documentazione infermieristica
-Valutare la conformità delle prestazioni

MODALITA’ DI ESECUZIONE
Per eseguire una corretta prestazione è necessario che gli operatori siano 2 (2 infermieri oppure un infermiere e un oss/asa). Un infermiere esegue la prestazione e l’altro operatore aiuta passando il materiale con manovre antisettiche facendo attenzione a toccare solo l’involucri esterni. L’infermiere che esegue la prestazione indossa i guanti sterili e preleva il materiale occorrente facendo attenzione a toccare solo materiali sterili.

Materiale occorrente:
-Detergente e disinfettante per detersione delle mani
-Padella oppure salvaletto
-Brocca con acqua tiepida
-Sapone detergente
-panno-carta monouso
-asciugamano
-Guanti monouso non sterili
- Guanti sterili
-Antisettico
-Garze sterili
-Catetere vescicale sterile tipo Foley (inizialmente di diametro piccolo)
-sacca di raccolta urine
-Lubrificante (Lidofast o Luan)
-Siringa da 10cc
-Soluzione fisiologica

Procedura
-Informare la persona della procedura a cui sarà sottoposto
-Preparare l’ambiente al fine di salvaguardare la privacy
-Accurato lavaggio delle mani con detergente e disinfettante
-Indossare guanti non sterili
-Accurata igiene dei genitali con acqua e sapone seguendo la direzione antero-posteriore nella donna e dal centro all’esterno nell’uomo.
-Indossare guanti sterili
-Nell’uomo: sostenere il pene e detergere il glande con antisettico. Detergere accuratamente il meato urinario. Lasciare il tampone col disinfettante per alcuni secondi.
-Nella donna: divaricare le grandi labbra. Detergere con antisettico piccole e grandi labbra in direzione antero-posteriore con particolare attenzione al meato urinario. Lasciare il tampone con disinfettante sul meato per alcuni secondi.
-Collegare il catetere dal sacchetto di drenaggio che sarà tenuto dal secondo operatore.
-Cospargere la parte terminale del catetere con lubrificante.
-Inserire il catetere nel meato e procedere dolcemente sino alla fuoriuscita di urina. Nell’uomo con una mano porre in posizione verticale il pene e con l’altra introdurre lentamente il catetere attraverso il meato; quando si avverte una leggera resistenza riportare il pene in posizione orizzontale e far proseguire fino alla fuoriuscita di urina. Nella donna se il catetere viene erroneamente inserito in vagina, lasciare in loco come guida ed inserire in uretra un secondo catetere. Al termine rimuovere il primo.
-Gonfiare il palloncino di ancoraggio con soluzione fisiologica (8-10cc): se durante il gonfiaggio si avverte resistenza e la persona avverte dolore, sgonfiare il palloncino e spingere il catetere per altri 2cm. Ripetere l’operazione.
-Posizionare il sacchetto di drenaggio a letto evitando torsioni del tubo.
-Controllare le caratteristiche della diuresi
-Smaltimento rifiuti
-Effettuare opportune registrazioni dell’avvenuta cateterizzazione
Laddove è prescritto dal medico somministrare una giusta terapia per la disinfezione delle vie urinarie.

IL RINNOVO DEL CATETERE DEVE ESSERE EFFETTUATO CON SCADENZA MENSILE.

CATETERISMO VESCICALE AD INTERMITTENZA
Nel caso si renda necessario cateterizzare un paziente ad intermittenza si seguirà la stessa procedura indicata per il cateterismo a permanenza variando solamente il tipo di catetere (Nelaton in PVC con diametro piccolo) lo stesso verrà rimosso dopo lo svuotamento della vescica.
L’operatore dovrà registrare la quantità di urina fuoriuscita.

PRELIEVO PER ESECUZIONI DI ESAMI (solo in casi strettamente selezionati)
La raccolta delle urine al fine di esami clinici comporta che il prelievo venga effettuato:
Dopo accurato lavaggio delle mani,
Dalla sede appositamente predisposta nel sistema di drenaggio,
Dopo aver effettuato un’accurata disinfezione della zona di prelievo
Utilizzando siringhe ed ago sterili facendo attenzione ad evitare contaminazioni.
La procedura viene eseguita dall’infermiere o dall’oss (sotto la responsabilità dell’infermiere).

SOSTITUZIONE DELLA SACCA DI RACCOLTA URINE
Indossare guanti non sterili;
Chiudere con pinza autostatica il catetere vescicale in prossimità del suo raccordo con la sacca di raccolta. Disconnettere la sacca dal catetere;
Disinfettare il punto di raccordo
Collegare il raccordo della nuova sacca con il catetere
Rimuovere la pinza autostatica
Ancorare la sacca al supporto
Smaltimento rifiuti
La procedura viene eseguita dall’infermiere o dall’oss.
Quando non è possibile evitare la cateterizzazione è preferibile adottare un sistema di drenaggio urinario sterile a circuito chiuso; questo rappresenta un fondamentale requisito per prevenire le infezioni alle vie urinarie.
IL SACCHETTO RACCOGLITORE DELLE URINE MUNITO DI VALVOLA DEV’ESSERE CAMBIATO, A SECONDA DELLA TIPOLOGIA:
- BIOSERVICE, confezionato singolarmente e sterilmente, può essere sostituito, salvo eccezioni, ogni 10 giorni;
- RUSCH CARE,sfuso e non sterile, dev’essere sostituito ogni 48 ore.
LA QUANTITA’ DI URINA VUOTATA DEV’ESSERE SEGNATA OGNI GIORNO SULLA “TABELLA DIURESI DEL MESE”.

OSTRUZIONE DEL CATETERE VESCICALE
In caso di ostruzione del catetere l’infermiere eseguirà un lavaggio instillando circa 50cc di soluzione fisiologica con una siringa da irrigazione da 60cc che in seguito verrà riaspirata nel tentativo di disostruire il catetere.

RIMOZIONE DEL CATETERE VESCICALE
Materiale occorrente:
Siringa da 10cc
Guanti monouso non sterili
Pinza autostatica
Contenitore per rifiuti
Materiale per l’igiene perineale

Procedura
-Predisporre l’ambiente
-Lavaggio sociale delle mani
-Indossare guanti monouso
-Chiudere il catetere con la pinza
-Raccordare la siringa alla via del sistema di ancoraggio e aspirarne il contenuto
-Estrarre lentamente il catetere per verificare che il palloncino sia completamente sgonfio.
-Estratto il catetere estrarre la sacca di raccolta
-Eseguire igiene perineale
-Smaltimento rifiuti.
La procedura viene effettuata dall’infermiere e dall’oss (sotto la responsabilità dell’infermiere).

RISCHI E PROBLEMI LEGATI ALL’INSERZIONE DEL CATETERE VESCICALE
Se non si riesce ad inserire il catetere nella donna:
-Verificare l’adeguatezza del calibro del catetere
-Lasciare una garzina in vagina per escludere l’introduzione nella stessa;
-Nel caso in cui il catetere sia stato inserito in vagina utilizzare un nuovo catetere nel ripetere la procedura, anche lasciando in situ quello in vagina per ovviare ad altri errori.
Se non si riesce ad inserire il catetere nell’uomo perché si incontrano resistenze:
-Ruotare il catetere e cambiare la posizione del pene da verticale a leggermente obliqua.
Se tale manovra fosse nuovamente difficoltosa, sospenderla ed avvisare il medico.
Se il catetere è stato contaminato prima dell’inserzione:
-Utilizzare un nuovo catetere.
Se è stato contaminato il campo sterile, ripetere la procedura .
Se viene rilevata la presenza di globo vescicale:
-Drenare quantità di urine non superiori a 300cc per volta ad intervalli di 3 minuti per evitare il collasso vescicale.
IN CASO DI INFEZIONE DELLE VIE URINARIE O DI TRAUMI TISSUTALI A LIVELLO URETRALE CON FORMAZIONE DI FALSE VIE, OPPURE TRAUMI A LIVELLO VESCICALE, INFORMARE IL MEDICO.

PRECAUZIONI PER EVITARE INFEZIONI ALLE VIE URINARIE (IVU)
I possibili punti di accesso dei microrganismi nel sistema di drenaggio urinario, nel caso non vengano rispettate le misure di asepsi, sono:
-Il rubinetto della sacca di drenaggio al momento in cui questa viene svuotata;
-L’anello di gomma per il prelievo di campioni urinari;
-Il punto di connessione tra sacca di drenaggio e catetere quando questo viene aperto per il cambio della sacca;
-Lo spazio tra catetere e uretra.
Si rende necessario quindi:
-Eseguire il cateterismo vescicale solo in caso di effettiva necessità e rimuovere il catetere il più presto possibile;
-Utilizzare il catetere delle dimensioni più adatte alla persona, che permetta però un buon drenaggio;
-Eseguire il lavaggio delle mani (antisettico)
-Inserire il catetere con tecniche asettiche e presidi sterili;
-Disinfettare il meato uretrale con antisettico appropriato in confezione monodose;
-Utilizzare il lubrificante in confezione monodose
-Disinfettare il raccordo del catetere al momento del cambio della sacca
-Effettuare prelievi di campioni di urine secondo le tecniche asettiche;
-Assicurare il libero deflusso delle urine;
-Evitare le piegature del catetere e del tubo di raccordo;
-Mantenere la sacca di raccolta sotto il livello della vescica;
-Evitare che la sacca di raccolta poggi per terra;
-Sostituire il catetere piuttosto che ricorrere ad irrigazioni frequenti in presenza di ostruzioni.

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